Avvocati specializzati in processi d’estradizione

È la garanzia secondo la quale sarà concessa l’estradizione di un cittadino solo sulla base di una legge o di un trattato vigente e per uno dei delitti in essa/o raccolti.

In Spagna esistono diverse norme che regolano il processo di estradizione: la Costituzione spagnola del 1978, la legge sull’estradizione passiva del 1985, il Convegno europeo sull’estradizione del 1957, oltre a circa un centinaio di trattati bilaterali firmati con altri paesi.

Nei casi in cui l’estradizione viene reclamata per un delitto non contenuto in una legge o in un trattato, deve essere negata.

La Spagna può accedere all’estradizione di un cittadino se il paese che ne fa richiesta accede allo stesso modo all’estradizione di cittadini in Spagna. Questa reciprocità deve essere esplicita nella normativa interna del paese richiedente l’estradizione oppure attraverso un accordo incluso nella richiesta.

Ci sono numerosi paesi che includono nella loro costituzione la clausola di non estradizione dei cittadini nazionali, cosa che condizionerà la richiesta di estradare cittadini spagnoli.

Il reato per cui si prevede l’estradizione di un cittadino deve essere considerato tale in entrambi i paesi, sia nello stato richiedente che in Spagna.
È un requisito molto importante da verificare visto che esistono numerosi casi in cui i requisiti per considerare determinati reati sono diversi. Ad esempio, in molti paesi non esistono le tasse sul reddito, di conseguenza non esiste il delitto di frode fiscale su quest’imposta. In altri paesi consiste reato facilitare informazioni bancarie confidenziali all’Agenzia delle Entrate mentre in Spagna non è così, anzi, a volte viene considerato un attenuante.

Questo principio implica che la consegna sarà concessa solamente a condizione che i soggetti vengano giudicati ed eventualmente condannati per i delitti per i quali è stato emesso l’ordine di estradizione. Suddetta condizione è imprescindibile e rappresenta una garanzia per il cittadino di non venir giudicato per altri delitti.

Se e quando lo stato, che ha richiesto l’estradizione voglia sottoporre a giudizio il soggetto per crimini diversi rispetto a quelli per cui è stata concessa in un primo momento, dovrà ottenere un’ampliazione della richiesta.

La legge di estradizione passiva spagnola sottolinea che non sarà concessa l’estradizione di nazionali. Tuttavia, nel caso in cui esista un trattato bilaterale tra la Spagna e il paese richiedente, sarà fondamentale tenere in conto ciò che stabilisce a riguardo.
In ogni caso lo status di nazionale verrà considerato soltanto nel caso in cui non sia stato acquisito con il proposito fraudolento di rendere impossibile l’estradizione.

La Spagna non concederà l’estradizione per reati per cui la legge spagnola e quella del paese richiedente stabiliscano pene inferiori ad un anno di carcere.

Non sarà concessa l’estradizione per reati politici (salvo reati di terrorismo, attentati alla vita del Capo di Stato o di un membro della sua famiglia o di crimini contro l’umanità come il genocidio), reati militari e nemmeno per reati commessi attraverso i mezzi di comunicazione nell’esercizio della libertà di espressione.

Un’altra ragione per negare obbligatoriamente l’estradizione è l’estinzione della responsabilità criminale in maniera conforme alla normativa spagnola o a quella dello stato richiedente.
In questo caso è fondamentale che l’avvocato domini la lingua del paese che ha esposto la richiesta e lo spagnolo, per poter analizzare le norme di entrambi i paesi.

L’estradizione non sarà concessa neanche nel caso in cui la persona estradata dovrebbe essere giudicata da un tribunale speciale oppure quando lo stato richiedente non possa garantire che la persona non sarà giustiziata o sottoposta a trattamenti inumani o degradanti.

La Spagna non concederà l’estradizione di coloro che hanno ottenuto asilo. Nei casi nei quali non è stato riconosciuto l’asilo, non vuol dire che l’estradizione possa essere comunque negata per uno qualsiasi degli altri motivi.

La Spagna non concede l’estradizione se il soggetto è già stato giudicato o condannato per gli stessi fatti per i quali ne viene richiesta la consegna.

La Spagna potrà negare l’estradizione quando esistono ragioni fondate per credere che il motivo della richiesta di estradizione è stata presentata col fine di perseguire o punire qualcuno sulla base della sua razza, religione, nazionalità o opinioni politiche. Lo stesso vale anche nei casi in cui la situazione del soggetto potrebbe aggravarsi per una di queste ragioni.

Se al momento della richiesta il soggetto è minorenne e risiede in Spagna, codesta potrà essere negata senza bisogno di apportare ulteriori motivazioni.

Il procedimento si apre con l’invio da parte dello Stato richiedente attraverso il ministero degli affari esteri dei documenti necessari all’estradizione. Il paese estero avrà 40 giorni per presentare la seguente documentazione:

• Sentenza di condanna o capi d’accusa
• Dati riguardo l’identità, la nazionalità e la residenza dell’estradando (con foto ed impronte digitali)
• Copia delle norme e delle pene applicabili al caso. Se tra le pene previste ci fosse quella di morte oppure trattamenti degradanti o lesivi della salute fisica, lo Stato estero deve garantire che non saranno applicate
• Documenti originali oppure in copia autentica con traduzione officiale
  In casi urgenti può venire richiesta la detenzione come misura preventiva

Una volta ricevuta la richiesta, quest’ultima sarà inoltrata al ministero di giustizia. Viene accordato un termine di 8 giorni per inoltrare la proposta che porti avanti il procedimento. A sua volta, il governo deve prendere una decisione entro 15 giorni, se oltre questa scadenza il governo non avrà deciso dovrà farlo il ministero di giustizia al suo posto, entro i tre giorni successivi.

Il dossier verrà rinviato ad un giudice istruttorio dell’Audiencia Nacional, il quale concorderà l’udienza preliminare dell’interessato, che dovrà essere assistito da un avvocato e, in caso di necessità, da un interprete.
In quel momento l’estradando deve acconsentire oppure opporsi all’estradizione. In caso di opposizione, l’avvocato che lo difende dovrà presentare per iscritto i motivi per i quali viene negata la richiesta.
Il giudice trasmette il caso all’Audiencia Nacional e fissa l’udienza per la decisione. All’udienza assisteranno l’avvocato difensore, il procuratore generale e, eventualmente, il rappresentante dello stato richiedente. L’estradando renderà testimonianza e saranno disposti gli accertamenti ritenuti necessari.
Dopo l’udienza, il Tribunale esprimerà la propria decisione acconsentendo oppure negando l’estradizione. Contro la decisione del Tribunale si potrà fare ricorso in appello, che sarà presentato al pieno della sala penale dell’Audiencia Nacional.
Se la sentenza è di rigetto, nel caso in cui l’imputato si trovi in carcere, sarà rilasciato immediatamente.
Se la sentenza è invece favorevole all’estradizione, la decisione viene inviata al ministero della giustizia.

Il governo indicherà la data e il luogo della consegna dell’estradando. Se entro il termine di quindici giorni da questa data lo stato richiedente non prende in consegna l’estradando, il provvedimento di concessione dell’estradizione perde efficacia e l’interessato potrà essere liberato. Se passano trenta giorni dalla data prestabilita, dovrà essere obbligatoriamente liberato.